Collegamento degli indicatori di direzione a LED sulla moto
La tecnologia LED apre un nuovo mondo di opportunità per il design del proprio veicolo, ad esempio per la progettazione di indicatori di direzione per moto. E la conversione in indicatori di direzione a LED non richiede troppa fatica nemmeno ai meccanici fai da te.
Nota: I video sono in tedesco.
- Perfetto per la moto: Light Emitting Diodes
- Acquisto degli indicatori di direzione
- Presupposto tecnico
- Relè intermittenza o resistori?
- Montaggio degli indicatori di direzione a LED – iniziamo
- 01 – Smontare il cupolino
- 02 – I copriattacchi evitano di dover trovare soluzioni fai da te
- 03 – Grazie ai cavi adattatori il cablaggio resta intatto
- 04 – Rimuovere la carena posteriore e smontare gli indicatori di direzione
- 05 – Montare il nuovo mini indicatore con i coperchi di registrazione
- 06 – Installazione dei resistori di potenza
- 07 – Quando si acquista resistenza da Louis
- 08 – Resistori montati sotto la sella
- Il nostro consiglio
Attenzione: i meccanici fai da te devono avere buone conoscenze di base dell'impianto elettrico del veicolo. Chi non si sente sicuro in questo ambito o possiede una moto con un impianto elettronico complesso deve tassativamente fare eseguire il montaggio a un'officina specializzata. Se il veicolo è ancora in garanzia, allora sarebbe necessario verificare con il proprio rivenditore autorizzato se la conversione porta alla decadenza della garanzia stessa.
Perfetto per la moto: Light Emitting Diodes
La moderna tecnologia LED (Light Emitting Diode) ha aperto un nuovo mondo di opportunità per il design degli indicatori di direzione: i consumi energetici ridotti non sovraccaricano l'impianto elettrico di bordo, è possibile utilizzare cavi con sezioni piccole che permettono di ridurre costi e peso, l'elevata luminosità consente di usare le forme più piccole e varie e la lunga durata del LED evita fastidiose sostituzioni. Ed è proprio sulle due ruote che gli alloggiamenti di piccole dimensioni sono una vera manna: se confrontato con gli attuali indicatori di direzione mini a LED omologati per la circolazione stradale, un indicatore di direzione tradizionale "a lampadina" sembra quasi un mestolo.
Non sorprende affatto quindi che tantissimi motociclisti decidano di passare a eleganti indicatori di direzione a LED quando, dovendo sostituire un indicatore originale, il prezzo del ricambio originale richiesto dal rivenditore autorizzato li fa sbiancare dalla sorpresa.
Fondamentalmente ogni moto con una rete di bordo in corrente continua da 12 volt può essere equipaggiata con indicatori di direzione a LED.
Acquisto degli indicatori di direzione
Quando si acquistano gli indicatori di direzione ci si deve assicurare che le sue lenti siano provviste di omologazione E. Tutti gli indicatori di direzione dell'assortimento Louis sono dotati di omologazione E valida. Gli indicatori di direzione omologati "per il davanti" sono riconoscibili per il numero di identificazione 1, 1a, 1b oppure 11, gli indicatori di direzione omologati "per il dietro" lo sono per il numero di identificazione 2, 2a, 2b oppure 12. Molti indicatori di direzione dell'assortimento Louis sono omologati come indicatori sia anteriori sia posteriori, quindi riportano due diversi numeri di identificazione. Gli indicatori di direzione per le estremità del manubrio con omologazione E sono approvati esclusivamente come indicatori anteriori e devono essere integrati con indicatori di direzione per la coda. Se è possibile scegliere tra indicatori di direzione con bracci di estensione di lunghezza diversa, si prega tenere presente quanto segue: in base alla normativa comunitaria europea gli indicatori di direzione anteriori devono essere posti a una distanza minima tra loro di 240 mm, quelli posteriori a una distanza minima di 180 mm.
Presupposto tecnico
I LED hanno una potenza elettrica in watt (corrente assorbita) molto inferiore rispetto alle lampadine a incandescenza tradizionali. Se la lampadina di un indicatore di direzione della moto si brucia, l'indicatore rimasto inizierà a lampeggiare molto velocemente. Ti sarà sicuramente già capitato (a tal proposito: sono consentite frequenze di lampeggio di 90 lampeggi al minuto, con tolleranza di più/meno 30). Questo perché il relè intermittenza ha perso praticamente metà del "carico" che lo mantiene alla frequenza di lampeggio corretta. Questo effetto è ancora più evidente quanto si sostituiscono, ad esempio, due indicatori di direzione di serie da 21 watt (uno per lato) con due indicatori di direzione a LED, ognuno da 1,5 watt. Ora il carico del relè intermittenza originale è di soli 3 watt (2 x 1,5) invece di 42 (2 x 21) e questo di solito non funziona.
È possibile risolvere il problema in due modi: o si monta uno speciale relè intermittenza a LED indipendente dalla carica oppure si "inganna" il relè intermittenza originale, fingendo che le lampadine abbiano un wattaggio corretto attraverso l'inserimento di resistori elettrici.
Relè intermittenza o resistori?
La sostituzione del relè è qui l'opzione più semplice, tuttavia è possibile solo alle condizioni seguenti:
- sul cruscotto sono presenti due spie di controllo separate per gli indicatori di direzione sinistro/destro e non un'unica spia;
- non devono essere presenti né il cicalino per indicatori di direzione, né un impianto lampeggiatore di emergenza;
- il relè originale non deve essere integrato in una unità combinata (riconoscibile dalla presenza di più di tre uscite dei cavi).
Quando si verificano tutte e tre queste condizioni, puoi utilizzare il nostro conveniente relè universale per indicatori di direzione a LED. Il relè intermittenza universale Kellermann, un po' più costoso, è compatibile con la maggior parte dei lampeggiatori di emergenza, dei cicalini per indicatori di direzione o l'unica spia di controllo (punti 1 e 2).
Se la tua moto non soddisfa i requisiti indicati ai punti 2 e 3, ti offriamo alcuni relè specifici in base al produttore che si adattano al connettore originale o all'alloggiamento plug-in mediante modalità "plug and play". Purtroppo non possiamo associarli in modo specifico in base al modello. Controlla sul sito www.louis-moto.it utilizzando la parola chiave "relè intermittenza LED" quali sono i relè disponibili e confrontali con il tuo componente originale. Per i modelli Suzuki possiamo offrire, ad esempio, anche l'unità relè combinata con 7 contatti.
Relais
Osservare scrupolosamente la polarità corretta del relè: un collegamento errato causa l'immediato danneggiamento dell'elettronica del relè e l'annullamento della garanzia da parte del produttore. Anche quando la disposizione dei collegamenti è la stessa del relè originale, la polarità può essere comunque diversa. Controllare sempre prima la polarità con una lampada di prova LED (osservare scrupolosamente le istruzioni di montaggio del relè intermittenza).
Se i connettori non sono adatti, è possibile realizzare facilmente un cavo adattatore, per non essere costretti a tagliare via il connettore originale del cablaggio.
Su diverse moto nuove i relè intermittenza non ci sono proprio più; questo perché sono già integrati nell'unità elettronica centrale. In questo caso è possibile lavorare solo con resistori.
Resistori
Se non è possibile azionare i nuovi indicatori di direzione a LED tramite i relè appena nominati, sarebbe necessario utilizzare resistori di potenza per regolare la frequenza di lampeggio (così il relè originale rimane invariato). Quasi tutti gli indicatori di direzione a LED del nostro assortimento funzionano con il relè intermittenza originale e il resistore di potenza da 6,8 ohm.
Nota: se si cambia il relè non è più necessario montare i resistori.
Montaggio degli indicatori di direzione a LED – iniziamo
Utilizzando una Kawasaki Z 750 com esempio, mostriamo come sia possibile montare indicatori di direzione a LED con resistori. Gli indicatori di direzione a LED da noi utilizzati hanno una forma arcuata e per questo motivo ne esiste un modello anteriore sinistro e uno posteriore destro, un modello anteriore destro e uno posteriore sinistro.
Purtroppo quando si rimuovono gli indicatori di direzione originali rimangono degli inestetici fori, dove potremmo quasi buttare dentro i nuovi indicatori di direzione mini. In questo caso ci vengono in aiuto i copriattacchi per indicatori di direzione. Questi coperchietti non sono ideati in modo specifico per la Z 750 ma sono facilmente adattabili alla moto. Chi non trova nulla di adatto per la propria moto può realizzare da solo una "rondella" con alluminio, plastica o latta.
Nel nostro esempio possiamo utilizzare cavi adattatori preconfezionati, disponibili per molti modelli diversi nell'assortimento Louis. Essi facilitano enormemente il collegamento dei nuovi indicatori di direzione, in quanto si adattano direttamente ai connettori compatti del cablaggio lato veicolo. Gli altri connettori si adattano a loro volta ai resistori o agli indicatori di direzione senza bisogno di modifiche. Se non è possibile lavorare con cavi adattatori, si prega di osservare la nota alla fase 4.
01 – Smontare il cupolino
- Come per tutti i lavori da eseguire sull'impianto elettrico del veicolo, per prima cosa scollegare il cavo negativo dalla batteria per poter evitare che si creino cortocircuiti.
- Per sostituire gli indicatori di direzione anteriori rimuovere la carena anteriore e appoggiarla in un luogo sicuro (posizionare al di sotto un panno o una coperta).
02 – I copriattacchi evitano di dover trovare soluzioni fai da te
A questo punto è possibile smontare gli indicatori di direzione originali e avvitare i nuovi con i copriattacchi. In fase di serraggio non dimenticare che non si tratta di bulloni per ruote di un autocarro…
Gli indicatori di direzione mini sono spesso provvisti di una filettatura fine M10 x 1,25 (quella dei dadi standard è M10 x 1,5). Se un dado sparisce sotto il banco di lavoro e non si riesce più a trovarlo, sistemarne uno di ricambio.
03 – Grazie ai cavi adattatori il cablaggio resta intatto
Il passo successivo consiste nel collegare tra loro cavi adattatori e cavi dell'indicatore di direzione. Gli indicatori di direzione a LED funzionano solo se la polarità è collegata correttamente. Dal momento che i costruttori di veicoli non utilizzano colori univoci per i cavi, uno schema elettrico, se disponibile, può aiutare a localizzare il cavo positivo e quello negativo.
Procedere allo stesso modo sull'altro lato, quindi si può già rimontare la carena. Le viti con intaglio a croce si innestano tutte in filettature in plastica, quindi è necessario procedere delicatamente!
Nota: se non è possibile lavorare con cavi adattatori, è importante creare un collegamento dei cavi sicuro e di lunga durata. Una soluzione consiste nel saldare i cavi e poi isolarli con una guaina termoretraibile, un'altra nel crimpare i capocorda. In questo caso dovrebbero essere utilizzati i cosiddetti "connettori giapponesi", per i quali è richiesta una speciale pinza per capocorda. Entrambi sono disponibili anche in coppia nel nostro set professionale. Esiste anche una pinza per capocorda adatta esclusivamente a capocorda isolati, ma NON a connettori giapponesi. Si riconosce per la presenza di un punto rosso, blu e giallo sulla punta della pinza. Per maggiori informazioni su come collegare i cavi, consultare i consigli per meccanici fai da te Collegamenti dei cavi.
04 – Rimuovere la carena posteriore e smontare gli indicatori di direzione
Per il montaggio degli indicatori di direzione posteriori e dei resistori di potenza, rimuovere la sella e svitare la carena posteriore. Anche in questo caso, appoggiare con cautela il costoso e delicato componente in plastica.
05 – Montare il nuovo mini indicatore con i coperchi di registrazione
Come già fatto in precedenza per gli indicatori anteriori, ora smontare gli indicatori di direzione posteriori e fissare gli indicatori mini con i nuovi copriattacchi. Instradare i cavi allo stesso modo degli originali.
06 – Installazione dei resistori di potenza
A questo punto montare i resistori sugli indicatori di direzione posteriori. Per garantire la corretta frequenza di lampeggio NON montarli con collegamento in serie bensì in parallelo. Quando si acquistano resistori presso Louis, questi ultimi sono già precablati con collegamento in parallelo (vedere la grafica sotto).
I resistori non hanno polarità, quindi non importa come vengano inseriti. I capocorda presenti sui resistori dell'assortimento Louis facilitano il montaggio.
07 – Quando si acquista resistenza da Louis
1 = destra
| a = Fusibile b = Relè intermittenza c = Interruttore indicatore di direzione d = Indicatore (lampadina) e = Resistore f = Cavo di massa g = Fonte di corrente/batteria |
08 – Resistori montati sotto la sella
Durante il funzionamento i resistori possono raggiungere temperature superiori a 100° C (lampeggio prolungato, azionamento della funzione di lampeggiamento d'emergenza in caso di guasto), quindi hanno bisogno di aria di raffreddamento. Non devono essere montati in alloggiamenti completamente chiusi né trovarsi a diretto contatto con superfici in plastica. Pertanto può risultare utile realizzare una piccola piastra di montaggio in lastra in alluminio e posizionarla sul veicolo.
Sulla Z 750 il punto di montaggio ideale è la piastra metallica destra accanto al dispositivo di comando. Abbiamo fissato in questo punto il resistore per il circuito di intermittenza destro, utilizzando viti e dadi da 3 mm. Il resistore per il circuito di intermittenza sinistro lo abbiamo invece montato a sinistra accanto al dispositivo di comando. Su questo lato però non è possibile avvitare il resistore direttamente sulla piastra metallica visibile, in quanto al di sotto di essa è presente un altro dispositivo di comando che potrebbe subire danni. Abbiamo quindi avvitato il resistore su un pezzo di latta e inserito quindi il tutto sotto la scatola nera.
Dopo aver cablato e collegato gli indicatori di direzione (senza dimenticare il cavo di massa della batteria) è possibile eseguire un lampeggiamento di prova. Nel farlo abbiamo monitorato la temperatura dei resistori con un termometro a infrarossi. Dopo pochi minuti, i resistori raggiungono già una temperatura di quasi 80° C.
Quindi non incollare mai i resistori alla carena, ad esempio con nastro biadesivo, in quanto il nastro si staccherebbe e potrebbe causare danni! Se a questo punto tutto funziona, allora è possibile rimontare la carena posteriore. La conversione è terminata!
Il nostro consiglio
Il centro tecnico Louis
Se hai una domanda tecnica sulla tua moto, rivolgiti al nostro centro tecnico. Troverai infinita esperienza, opere di riferimento e indirizzi.
Attenzione!
I suggerimenti di meccanica fai da te sono procedure generali che potrebbero non essere applicabili a tutti i veicoli o a tutti i singoli componenti. Le condizioni specifiche del sito in cui lavori possono eventualmente variare notevolmente. Pertanto, non possiamo fornire alcuna garanzia alcuna garanzia per quanto riguarda la correttezza delle informazioni riportate nei suggerimenti di meccanica fai da te.
Grazie per la comprensione.